MADE IN SUD! LE PRIME VOLTE DI CROTONE E BENEVENTO
Prima volta in Serie A per i calabresi e prima volta in Serie B per i campani
MADE IN SUD! LE PRIME VOLTE DI CROTONE E BENEVENTO – Si dice che la prima volta non si scorda mai. Sarà proprio cosi per Crotone e Benevento, che nel week-end appena trascorso hanno fatto esplodere di gioia le rispettive tifoserie. Due promozioni dal sapore ben diverso : il Crotone società modello e storico fulcro per la crescita di giovani, è andata in Serie A quasi “per scherzo”, partendo dall’obiettivo minimo della salvezza, ma facendo un campionato di vertice insieme al Cagliari, ai nastri di partenza la squadra favorita per la vittoria finale.
Da tanti anni a questa parte anche al Benevento capitava sempre di partire con i favori del pronostico, ma o per una cosa o per un’altra, la squadra giallo-rossa “steccava” sempre. Fino a sabato scorso, dove, dopo la vittoria in casa sul Lecce per 3-0 i ragazzi allenati da Gaetano Autieri raggiungono la tanto attesa Serie B. In 20.000 erano allo stadio “Vigorito” di Benevento, gli spettatori, che al fischio finale sono scoppiati di gioia. Un’attesa durata per ben 87 anni. Un vero e proprio giorno della liberazione per il popolo beneventano.
Tantissimi anche i crotonesi all’aeroporto Sant’Anna, ad attendere la squadra rientrata in Calabria dopo il pareggio di Modena. Bastava infatti un punticino al mister Juric e compagni per approdare in Serie A, ed essere acclamati e festeggiati come star a Crotone.
Soffia forte quindi, il vento del Sud sul calcio italiano. Un miracolo dietro l’altro. Il Crotone che vola in A e il Benevento che finalmente approda in Serie B non sono successi estemporanei e occasionali. C’è passione e organizzazione dietro queste imprese non scontate e tutt’altro che semplici. Perché non è facile andare in Serie A con un passivo di 5 milioni di euro di fatturato. Pochi per i “top club”, un bel sacrificio invece per le squadre di provincia, perché in quei 5 milioni c’è tutta la programmazione e l’oculatezza di una società. Il Crotone infatti ha sempre fatto calcio “a costo zero”, puntando sull'”usato sicuro” come testimonia l’acquisto di Alessandro Palladino, oppure ha sempre valorizzato giovani di altre società senza sborsare un centesimo per il cartellino. Alessandro Florenzi e Federico Bernardeschi sono gli esempi più emblematici della filosofia della squadra calabrese.
Speriamo vivamente che queste due promozioni siano da monito per molti dirigenti, per molti addetti ai lavori, per molti tifosi, ma anche le istituzioni e la politica, per rilanciare anche in altri ambiti, il sud italia, messo quasi sempre in secondo piano.
(Foto Il Quotidiano.net)