Bomber di periferia, ancora per poco!
Gianluca Lapadula nato a Torino nel 1990, professione attaccante. A Pescara infatti, si sogna il ritorno in Serie A, tramite i play-off si intende, visto che ormai le prime due posizioni sembrano già assegnate da tempo a Crotone e Cagliari. Cresciuto a Borgo Filadelfia, nome che sa molto di “granata”, ma tifoso Juventino; fu questo uno dei primi bivi e prime contraddizioni Gianluca Lapadula. Seppur “radio mercato” lo dava spesso vicino al Torino, Gianluca inizia da piccolino nella Juventus, poi tanto girovagare per l’Italia e non solo. La prima chiamata importante arriva nel 2009, notato da un osservatore del Parma, Lapadula approda nella squadra emiliana senza mai fare una presenza.
Prestiti su prestiti fino a quest’estate, quando il Pescara gli propone un quadriennale (che in Serie B è una vera e propria rarità) difficile da rifiutare. Prima di Pescara però Gianluca aveva fatto impazzire di gioia i tifosi del San Marino, Gorica e soprattutto Teramo lo scorso anno, dove ha pesantemente contribuito alla promozione in Serie B della squadra abruzzese, che purtroppo non si è concretizzata per la vicenda del calcio scommesse.
Ora difficilmente rimarrà a Pescara. Mezza Italia è su di lui, la Juve sembra averlo già “preso” per il prossimo anno, con l’obiettivo di inserirlo in qualche trattativa e intreccio di mercato, perché Gianluca fa gola a molti e gol a tutti. Per ora il suo bottino è di 78 gol in quasi 10 anni di professionismo. La particolarità di questi gol è che sono tutti concentrati negli ultimi anni, prima infatti Gianluca era sì nel professionismo, ma ha arrancato un pochino, come a volte capita quando non si trova il contesto giusto per crescere bene. Ora Lapadula è un attaccante spietato sotto porta, che abbina tecnica ed esplosività, incoscienza, sfrontatezza e fantasia.
Un cocktail micidiale per le difese avversarie. Si ispira a Dybala, forse per la tecnica e per il mancino letale, ma è prima punta molto più dell’attaccante argentino, ex Palermo. Viene anche definito come Garibaldi : “eroe dei due mondi” perché conteso dalla nostra nazione, dove è nato, ed il Perù, paese di origine della madre e tra l’altro, (aggiungiamo noi) l’unica nazione a cercarlo concretamente.
L’attaccante attraverso ‘Facebook’ fa chiarezza sul dilemma che lo sta accompagnando dal suo exploit in B: “Ciao Perù e peruviani. Mi sembrava giusto comunicare che ho preso la mia decisione. Ho parlato con Mister Gareca spiegandogli l’importanza per me di questa convocazione con la Nazionale del Perù perché è il paese di mia mamma e lei ha sempre parlato a me e ai miei fratelli con tanto amore di questa splendida nazione. E per questo ho deciso di aspettare fino a giugno per potermi concentrare sul campionato di Serie B qui in Italia”. Vista la carenza di punte, un attaccante con le caratteristiche di Gianluca Lapadula servirebbe alla nostra Nazionale e per questo, siamo sicuri che il prossimo anno il ragazzo giocherà in Serie A.
In bocca al lupo Gianluca!