Eicma 2018

Eicma 2018

Eicma 2018 – Anche quest’anno è arrivato novembre e l’appuntamento fisso con il Salone Internazione del Motociclo di Milano. Sembrerà ripetitivo, ma anche per questa edizione Fiera Rho-Milano non ha lasciato nulla al caso e quello che mi ha accolta è come sempre uno spettacolo da ricordare e su cui fare dei bei sogni.

Il mio viaggio a Eicma è sempre una lunga giornata che inizia con la sveglia alle 3.30 del mattino. Doccia, zaino preparato la sera prima e un chilometro e mezzo a piedi fino alla fermata dell’autobus che passa alle 4.05. Quaranta minuti veloci per arrivare alla Stazione Tiburtina e poi il treno fino a Fiera Rho che mi fa scendere alle 9.35, più o meno puntuali.

Lo so che devo camminare …

Quindici minuti mi servono per percorrere i lunghi corridoi sotterranei che si aprono poi all’entrata Est della Fiera. Quest’anno la novità sono i varchi per il controllo come in aeroporto. Trovo persone gentili che mi scannerizzano in pochi secondi (zaino e cellulare inclusi) e mi fanno passare. Altri cinque minuti senza tapis-roulant e mi trovo proprio all’entrata del Padiglione 22/24, quello già in fondo all’entrata Ovest.

La mia visita inizia qui come ogni anno, per poi proseguire al Padiglione 15/13 e infine, quando sarò sfinita al Padiglione 11/9, il più vicino all’uscita … se così si può dire. E’ il mondo che mi piace. Moto, accessori, abbigliamento, parti meccaniche-elettroniche-computerizzate, nuove tecnologie e gadget, tutto riguarda il mondo del motociclismo e del ciclismo. I ragazzi degli staff tirano a lucido ogni motociclo e ogni bicicletta presente negli stand; le miss ti regalano un sorriso e io riesco sempre a farle sentire “meno oggetto del desiderio maschile” con una parola carina e un complimento; le hostess ti offrono un gadget o la partecipazione ad un concorso che poi ti regala sempre qualcosa.

Giro per gli stand, luci che attirano, moto messe in ogni posizione possibile per la gioia degli occhi di chi guarda e la possibilità di provarle da soli, o con il passeggero. Ci sono anche le minimoto .. e si possono provare anche loro! Uno sguardo si posa sempre sugli stand delle Forze Armate, che non mancano mai in Fiera e che ti raccontano di come le due ruote hanno da sempre fatto parte della loro storia e della loro vita quotidiana. Bella la parte riservata ai veicoli elettrici, che prenderanno sempre più piede nelle nostre strade, strabilianti le evoluzioni, le dotazioni e la linea. Che dire ? Diremo addio al benzina e acquisteremo tutti una E-moto ? In ogni caso, l’attenzione per la natura ed il benessere è dato anche dall’ampia gamma di biciclette sempre più all’avanguardia, dotate di mille accessori e dai prezzi “da paura“, tanto da fare una bella riflessione che forse la moto costa meno … e non devi pedalare !

Infine ci sono loro: i piloti.

Più o meno famosi, più o meno vincenti, più o meno … Le foto, gli autografi, una stretta di mano e qualche battuta. Sì, se sei gentile ed educato, in fondo sono ragazzi con un po’ di fama, ma pur sempre ragazzi. Io posso dire che mi piace fermarmi a parlare con Chaz Davies : simpatico, brillante e con il sorriso buono, che è felice davvero di parlare due minuti con una persona (quasi) normale che non sia un addetto ai lavori; con Jonathan Rea real English man che mi infonde sempre tanta tranquillità anche quando ti racconta che gli piace il brivido a 300 e più km/h, o che suo figlio è un figo pauroso sulla moto da cross; con Michele Pirro che si illumina quando gli dici che lo hai seguito nelle stagioni al CIV (Campionato Italiano Velocità) e che merita una moto “ufficiale”; con Loris Baz placcato tra uno stand e l’altro, super gentile e felice di scambiare due parole in francese, di farsi una foto con me sullo scalino perché .. wow quanto è alto …; e poi c’era anche Danilo Petrucci che forse non si aspettava tanta folla e tante strette di mano, indaffaratissimo e simpatico faceva battute con ogni persona; stand Ducati gettonatissimo anche perché l’intervista ad Andrea Dovizioso è seguita dal firma autografi e Dovi non si stanca mai. Ha stretto mani, fatto foto, risposto a tante domande dei suoi tifosi, ringraziato e salutato tutti per il prossimo campionato, dentro-fuori-intorno lo stand, davvero una bella persona il Dovi nazionale; mi sono poi spostata di nuovo allo stand dove ci sarebbe stato anche Jorge Lorenzo, che per me è simpatico e disponibile alla faccia di chi lo reputa antipatico e scostante. Jorge ha una timidezza innata e forse a volte si distacca dal rumore della folla, ma quando ti guarda negli occhi ti lascia senza parole e se riesci a dirgli “suerte sea adonde sea” ti guarda contento e ti dice un grazie in italiano che ti fa andar via con il sorriso stampato sulla faccia.

Infine lo lascio per ultimo, ma non per minor importanza. Sono rimasta male per come hanno trattato Marc Marquez. E’ arrivato scortato e con il cordone dello stand dove era ospite. Dopo l’intervista di rito, lo hanno “tirato via” dai tifosi con tanto di scorta e di cordone in uscita. Mi spiace, ma credo che nessuno avesse intenzioni diverse dal farsi una foto o stringere la mano a Marc. C’erano bambini, e bambini cresciuti che lo seguono e gli avrebbero volentieri fatto i complimenti per il suo percorso motociclistico, ma non è stato possibile, perché come una star del cinema è stato portato via di peso e senza riguardo. Scusate, ma i tifosi vengono lì anche per i piloti e credo che cinque minuti persi per fare cinquanta autografi valessero molto di più di una sola delle interviste copia-incolla che gli sono state fatte.

Il prossimo anno tornerà ad Eicma con la speranza di poter fare qualche giorno in più e visitare al meglio ogni padiglione ed ogni stand, incontrare più persone, diversi piloti e tanti appassionati.

La cosa che mi ha colpito di più? Il seg-way che si muove solo se tu cammini sul tapis-roulant magnetico e più cammini più la velocità aumenta … produzione cinese, ovviamente.

 

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Foto ileanavalente.com

 

Ileana Valente

fotografo, articolista, seo, copywriter, editor