CINQUENTUS!

CINQUENTUS!

CINQUENTUS!

Non accadeva dal 1931 che una squadra vincesse 5 scudetti di fila

CINQUENTUS! – Da pochi giorni la Juventus è nuovamente Campione d’Italia per la quinta volta consecutiva. Un dominio che iniziò nel “lontano” 2011 e difficilmente destinato a concludersi, visto la forza della società di Corso Galileo Ferraris.

Dopo lo scialbo settimo posto della stagione 2010/11 per sostituire l’allenatore Delneri, la Juventus pensa ad un condottiero, ad un personaggio che ha fame di vittorie e voglia di affermarsi, ad un uomo che ha vissuto sulla sua pelle gioie e dolori bianconeri. L’identikit perfetto ha un nome e cognome ben preciso: ANTONIO CONTE!

L’allenatore leccese era già stato nella massima serie, purtroppo però venne esonerato dopo qualche giornata dall’Atalanta. E’ reduce però da due promozioni importanti in Serie A, con il Siena e il Bari; dunque il Mister sta assaporando l’abitudine alla vittoria, sta dimostrando pian piano di essere un allenatore vincente e che vuole ancora vincere, non proprio un dettaglio quando alleni la Juventus.

Nella stagione 2011/12 la Juventus ha una rosa operaia, dedita al sacrificio, giocatori polivalenti, come anche Mister Conte, che parte per schierare la squadra con uno spregiudicato 4-2-4, per poi passare al 3-5-2, ancora oggi autentico marchio di fabbrica dei successi juventini. Oltre al modulo, una cosa che non è cambiata mai in questi 5 anni è la difesa, autentico muro insuperabile, sempre gli stessi, sempre loro: Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini. A centrocampo il DG Marotta fa un colpo da maestro, Pirlo svincolato dal Milan e Vidal, nastro nascente del calcio europeo. Questa scelta abbinata all’affermazione definitiva del “Principino” Marchisio e alla “corsa” di tutti e 11 i giocatori sul rettangolo di gioco, sarà un’altra chiave dei successi bianconeri. Davanti tanta “classe zingaresca ad intermittenza” con Mirko Vucinic, poi tanti “soldati” pronti alla chiamata del “generale” Antonio Conte, come Borriello, Quagliarella, Pepe, Toni e via discorrendo, oltre al Capitano ed al simbolo Alex Del Piero, che qualche mese prima della fine del campionato tramite una conferenza stampa indetta dal Presidente Andrea Agnelli fa sapere a tutto il mondo calcistico che terminerà il rapporto professionale con la Juventus, per intraprendere un esperienza all’estero precisamente in Australia, a Sydney. L’anno 2011/2012 oltre a questo clamoroso colpo di scena, regala anche alla Juventus un nuovo stadio, un “gioiellino” a livello estetico e un grande investimento dal punto di vista economico, che ancora oggi porta grandi introiti nelle casse bianconere. Lo stadio porta il nome di “Juventus Stadium”.

Del Piero non c’è più e la maglia numero “10” passa come testimone ad un altro grande campione acquistato nell’estate della stagione 2012/13 dalla dirigenza bianconera, Carlitos Tevez, che insieme all’altro colpo di Marotta & co. Pogba, anche lui come Pirlo, a parametro zero, testimoniano la supremazia a livello strategico e di scelte di mercato, oltre che sul campo. Queste operazioni fanno capire che la Juventus, pian piano, mattoncino dopo mattoncino, sta costruendo una grande squadra ed ogni anno alza sempre l’asticella dell’obiettivo, agevolata anche da una grande dirigenza che sa muoversi in anticipo e non si fa trovare mai impreparata. Il merito dunque va a Giuseppe Marotta – Direttore Generale e Amministratore Delegato, Fabio Paratici – Direttore Sportivo e Pavel Nedved che è da poco tempo diventato addirittura Vice-Presidente della Juventus. La stagione 2012/13 è quella del ritorno in Champions, e mentre in campionato la Juventus vince il duello con il Napoli targato Mazzarri e Cavani, in Europa la musica non è la stessa, e la squadra di Antonio Conte infatti, non ha lo stesso rendimento quando sente “la musichetta della Champions League”, e sarà cosi per un altro anno.

Le stagioni 2013/14 e 2014/15 sono quelle che ci riportano negli ’80, quando le “duellanti” si chiamavano Juventus e Roma, ed è proprio con i capitolini che la squadra bianconera si gioca lo scudetto, anche se per due anni il distacco dalla Roma è molto ampio. Nella stagione 2013/14 la Juventus addirittura fa il record di punti, ben 102, con la Roma a 85. Nella stagione seguente il distacco ammonta a 17 punti : Juve 87, Roma 70. Quando c’è la Juventus di mezzo, ovviamente non mancano mai le polemiche sugli arbitri, ma i numeri incredibili di questa squadra, fanno spegnere sul nascere ogni sospetto e ogni dubbio, anche se qualche “svista” a favore c’è stata e non si può negare.

La penultima stagione, inizia con il passaggio di testimone tra Conte ed Allegri che si “accasa” sulla panchina della Juventus tra lo scetticismo e il mal contento della piazza torinese che non lo vuole, e la “contentezza” delle concorrenti allo scudetto, che sottovalutano l’allenatore livornese, il quale con grande umiltà, semplicità e capacità sbalordisce tutti portando la Juventus in finale di Champions League con il Barcellona.

La stagione ancora in corso, la Juventus parte malissimo, con un ruolino di marcia da squadra che lotta per retrocedere. Non girava il nuovo gioiellino, pagato quasi 40 milioni : Dybala, Pogba anche non era al top del suo solito rendimento, Morata, Mandzukic, ecc… Insomma non si riusciva a trovare la quadra. Fino a quanto la squadra allenata da Massimiliano Allegri, non fa un filotto di 24 vittorie su 25 partite a disposizione, con ancora altre tre da disputare. Decisivo fu il gol nel derby col Toro, di fine ottobre, di Quadrado nei minuti di recupero. Quando un episodio cambia una stagione che da “tragica” diventa magica! Come questi cinque anni per i tifosi juventini…

 

 

 

(Foto corriere.it)

Gianluca Gentile

Mi chiamo Gianluca Gentile, classe 1991. Da sempre mi accompagna una passione smisurata per la materia informatica. Computer e web infatti sono diventati i miei compagni d’avventura inseparabili. Cosi nel 2012 ho deciso di trasformare la mia attitudine e le mie capacità in un “lavoro”. Attraverso esperienza e professionalità mi occupo di ristrutturare e costruire da zero l’immagine di un’azienda. Tra le mie funzioni vi è la gestione di ogni fase del processo creativo, curando minuziosamente ogni aspetto delle campagne pubblicitarie sui vari media.