Bautista lontano
Bautista lontano – 06.04.2019 – GP Pirelli Aragon Round – Motorland Aragon – Al via il terzo round della stagione del Campionato Mondiale di Superbike 2019. Il Circuito Motorland di Aragon è lungo 5.077 metri con 17 curve di cui 10 verso sinistra e 7 verso destra. I piloti al via sono 18, meteo buono ma fa freddo, ci sono 13° la temperatura dell’aria e 21° la temperatura sull’asfalto.
Lo spettacolo è nelle retrovie !
La Superpole viene conquistata dal pilota Alvaro Bautista con la Ducati con il tempo di 1.49.049”, al secondo posto si piazza Sandro Cortese con la prima delle Yamaha indipendenti con un ritardo di 0.365” e al terzo posto si piazza Tom Sykes su BMW con un ritardo di 0.508″. Seguono: 4° posto per Alex Lowes su Yamaha, 8° posto per Chaz Davies con l’altra Ducati,10° posto per Jonathan Rea su Kawasaki e Leon Haslam con l’altra Kawasaki partirà dalla 12° casella. Marco Melandri su Yamaha indipendente è 13°.
Gara 1. Fa freddo ad Aragon, tutti coperti e infreddoliti ma si parte. Al via subito veloce e avanti a tutti si piazza Alvaro Bautista con la Ducati, che come ormai da tre gare se ne va in solitaria fino all’ultimo giro. Dietro ci sono Tom Sykes su BMW, Alex Lowes su Yamaha, Eugene Laverty su Ducati, Chaz Davies con l’altra Ducati che è partito benissimo, Sandro Cortese con la prima delle Yamaha indipendenti e Jonathan Rea su Kawasaki, mentre subito una brutta caduta al via per Markus Reiterberger su BMW che si troverà toccato da Jonathan Rea. Al giro 1 Lowes di motore passa Sykes e dietro altro incidente tra Tati Mercado su Kawasaki indipendente e Alessandro Del Bianco su Honda indipendente. Al giro 3 al gruppo si accoda anche la Yamaha guidata da Michael Van Der Mark. Il prossimo sorpasso è per Rea su Cortese, passato anche da Van Der Mark. Al giro successivo Davies passa Laverty e Sykes mentre va largo Lowes che rientra in 5° posizione. Indemoniato Lowes attacca prima Sykes e poi Van der Mark. Davanti è battaglia pura di sorpassi tra Rea e Davies, non basta il rettilineo, il cambio di direzione, il cavatappino .. nulla i due vogliono il posto migliore sul podio. A metà gara sono tutti uniti, tranne la gara bruttissima per Marco Melandri che con la sua Yamaha è penultimo e fa fatica. Ora la lotta per il podio è per 5 piloti : Rea, Davies, Lowes, Van Der Mark e Laverty. Non c’è un leader incontrastato per il podio (Bautista a parte…) ma a 6 giri dal termine i primi tre si sono presi mezzo secondo dagli inseguitori e quindi davanti restano Rea, Davies e Laverty. Sembra Rea il più attaccato ai freni che vanno a fasi alterne, ma tiene duro e all’ultimo giro riesce a passare Davies che era in testa e a tenere stretto il secondo posto. A poche curve dal termine passa Rea, poi Davies e Laverty che entra duro sulla Ducati, ma ha la peggio e finisce a terra consegnando il terzo posto a Davies.
I 18 giri finiscono con la vittoria dello spagnolo Alvaro Bautista su Ducati, al secondo posto il pilota Jonathan Rea su Kawasaki e al terzo posto Chaz Davies su Ducati.
1. | Alvaro Bautista | Ducati | 33.14.114″ |
2. | Jonathan Rea | Kawasaki | + 15.170” |
3. | Chaz Davies | Ducati | + 15.650” |
Il giro veloce è il giro numero 2 di Alvaro Bautista su Ducati con il tempo di 1.49.755” e una velocità di 166.53 km di media oraria.
Gli italiani si piazzano :
12. | Marco Melandri | Yamaha (ind) |
13. | Michael Ruben Rinaldi | Ducati (ind) |
Out. | Alessandro Del Bianco | Honda (ind) |
Appuntamento a domani mattina per la Tissot Superpole Race e per Gara 2.
Foto sportfair.it